#nuovipoveri è uno spettacolo che indaga le relazioni tra economia e società, auto-percezione, rappresentazione e auto-narrazione dei concetti di ricchezza e povertà. Chi sono oggi i nuovi poveri? Come si raccontano a se stessi e alla società? La società come li racconta? E quanto c’è di vero in queste narrazioni?
In scena, nell’arena di un circo abbandonato, ci sono Letizia e Marco, un’attrice e un attore alle prese con una piccola comunità di nuovi poveri: cinque persone che non vivono nell’indigenza più profonda ma che, per ragioni diverse, non soddisfano i parametri di consumo, non rientrano in categorie professionali riconosciute, non corrispondono per necessità o per scelta ai modelli economici e culturali dettati dalla società occidentale.
Questi nuovi poveri fanno la loro apparizione in video, si raccontano nello spazio intimo di un’intervista rubata, svelano i loro stati d’animo attraverso uno sguardo, l’increspatura di un sorriso, i movimenti delle mani. Letizia e Marco li ascoltano, li interrogano e li interpretano.
Tra un’intervista e l’altra i due interpreti dialogano con il pubblico, gli confidano episodi della propria vita privata, danno voce a incubi di povertà e sogni di ricchezza, parlano di conti in banca e di spese di produzione dello spettacolo.
#nuovipoveri è anche uno spettacolo sul denaro e sulle sue contraddizioni, sul potere che ha di modificare equilibri e dinamiche di relazione, di decidere delle giornate dei singoli, della felicità delle famiglie e della costruzione dell’identità di un’intera società. Povertà di mezzi e di risorse, di relazioni, di idee e di conoscenze, di possibilità concrete nell’immaginare il proprio presente e un eventuale futuro.